
Nuove proposte per migliorare la reclusione nelle REMS.
(a cura di Severino Tognoni)
A quasi dieci anni dalla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, delle trasformazioni sono avvenute ma i risultati non sono stati ottimali per diverse ragioni. A farsi carico dei malati psichiatrici autori di reati sono le "REMS", cioè "residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza". Sono emerse incongruenze nell'applicazione delle nuove norme: la capienza limitata, la carenza di personale e la scarsa capillarità di queste strutture, ha mostrato che il problema è lontano da una soluzione. Come sono organizzate le REMS, a quale utenza è riservata? Quali pazienti hanno la priorità per essere ospitati?
Ne parliamo con la psichiatra Ilaria Rossetto, docente di psicopatologia forense all'università La Statale di Milano, che ha lavorato per oltre 10 anni nella REMS di Castiglione delle Stiviere. L'episodio della psichiatra di Pisa uccisa da un suo paziente, sottolinea la carenza di assistenza psichiatrica e sulle difficoltà che incontrano i medici e operatori sanitari, oggetto dell'appello, lanciato da un centinaio di direttori dei dipartimenti di salute mentale delle ASL italiane, tra cui Massimo Cozza, direttore del dipartimento di salute mentale dell'Asl Roma 2.
Nuove proposte per migliorare la reclusione nelle REMS.
(a cura di Severino Tognoni)
Un archivio di proposte e pensieri sulle Problematiche Sociali dei nostri tempi.
Buone e cattive pratiche l'ASL di Foggia ha programmato un forte aumento di residenzialità.
Il superamento dei manicomi è stato un obiettivo importante sia per aver ridato il rispetto alle persone.
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Innovare in periodo di pandemia Una occasione per modificare il mondo della Salute mentale introducendo elementi di novità.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolgentosi agli astanti in occasione delle Celebrazioni per la Giornata delle Forze Armate a Roma il 4 novembre 2018, disse: "VIVA LA PACE". Che belle parole!. Non ci può essere Pace se nel nostro cuore albergano collera e odio. Il mondo ottiene la Pace quando ognuno si adopera a limitare l'ingiustizia e a superare il divario sociale che crea aree di povertà e di disagio. Ci vuol poco per cominciare. Mi viene in mente la favola del Colibrì: "Un giorno scoppiò un grande incendio nella foresta e ognuno fuggi per mettersi in salvo. Un colibrì andava con coraggio verso le fiamme. Gli venne chiesto: Cosa fai? Il colibrì rispose: “Vado al lago, per raccogliere acqua nel becco da buttare, sull’incendio”. Tutti risero dicendo: " Non crederai di poter spegnere un incendio con quattro gocce d’acqua!?” Al che, il colibrì concluse dicendo: “Io faccio la mia parte”.
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